Descrizione

Le case sono vive. Sono luoghi metamorfici soggetti al divenire. Posti mutevoli in cui l’infanzia semina con euforia. Le case sono piantagioni furibonde, incipit architettonici di un racconto esistenziale che non potendo mai finire, si sfilaccia in una dolorosa intermittenza.
I tre fratelli, Palma, Alfio e Rosario, si ritrovano presso lo studio di un notaio per la discussione di un atto di compravendita. La loro casa natale, costruita sul versante costiero di una regione imprecisata, viene di fatto svenduta dopo anni di indugi. È la procedura notarile che, autorizzata dalla legge all’invadenza, ricostruisce l’evento. Il ricordo immobile, il macigno che la casa ha conservato e che i suoi abitanti hanno voluto rimuovere. È un assedio di domande, un violento attacco personale: il rogito diventa a poco a poco un processo. Un atto di accusa. Attraverso quella costante, premeditata intermittenza, il passato penetra nel racconto, lo segmenta, lo travolge. Lo spacca in due.

Info tecniche

di Elvira Buonocore

scene Lucia Imperato
costumi Giuseppe Avallone
disegno luci Maurizio Di Maio
progetto sonoro Alessio Foglia

con Alessandra Cocorullo, Carlo Di Maro, Stefania Remino, Gianluca Vesce

regia Maria Chiara Montella
aiuto regia Mario Ascione

produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini

Un Progetto Bellini Teatro Factory a cura di Gabriele Russo, Costanza Boccardi e Marina Dammacco

un ringraziamento a Pierolorenzo Pisano per il tutoraggio drammaturgico