Descrizione

Venere in pelliccia di David Ives: una sexy dark comedy
Una sala prove. Dopo una lunga giornata di audizioni un regista non ha ancora trovato la sua Vanda Von Dunayev, la protagonista di Venere in pelliccia l’opera di Sacher Masoch, di cui ha curato l’adattamento. Verso sera, quando tutti sono già andati via, gli si presenta, in forte ritardo, una ragazza rozza e sboccata che, insistentemente, gli chiede di poter fare un’audizione; è chiaro da subito che questa donna non si fermerà di fronte a nulla pur di ottenere la parte. La rozza e scombinata Vanda Jordan (omonima della controversa eroina del romanzo di Masoch) si trasformerà davanti agli occhi del regista nella protagonista del romanzo, Wanda Von Dunayev.

Tra regista e attrice, vittima e carnefice, inizia un esilarante combattimento, un vertiginoso scambio di ruoli, un gioco ambiguo fatto di seduzione, potere e sesso, un duello teatrale in cui i confini tra realtà e finzione vanno lentamente sfumando lasciando il regista e gli spettatori ostaggio di un finale enigmatico e misterioso; sospeso in una atmosfera a metà tra la brutalità tragicomica di certe tragedie antiche e David Lynch.
Ma chi è Vanda Jordan? Un’attrice? Una misteriosa vendicatrice? Rappresenta forse l’ancestrale principio femminile che è anche origine del tutto?
Questo testo è la dimostrazione che in teatro con pochissimo si può ottenere moltissimo.
Bastano un uomo, una donna e una stanza chiusa e un viaggio nelle nostre profondità più oscure e misteriose può cominciare

Info tecniche

DI David Ives

CON Sabrina Impacciatore e Valter Malosti

REGIA: Valter Malosti

SCENE E DISEGNO LUCI: Nicolas Bovey

SUONO: G.U.P. Alcaro

FONICO: Alessio Foglia

ELETTRICISTA: Alessandro Barbieri

COSTUMI: Massimo Cantini Parrini

SARTA: Aurora Damanti

DIRETTORE DI SCENA E MACCHINISTA: Gennaro Cerlino

AIUTO REGIA: Elena Serra

ASSISTENTE ALLA REGIA: Roberta Crivelli

PRODUZIONE: Pierfrancesco Pisani, Parmaconcerti e Teatro di Dioniso

IN COLLABORAZIONE CON: Infinito srl e Fondazione Teatro della Fortuna di Fano/AMAT

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